Grazie a Alessandro Tacchini per la conferenza “Milano, sorprendente città d’arte”

Il presidente Pierluigi Pensotti presenta al pubblico il giornalista Alessandro Tacchini

Venerdì 6 maggio si è svolta presso il Piccolo Studio dell’Abbazia di Sant’Andrea la conferenza “Milano, sorprendente città d’arte” tenuta dal giornalista Alessandro Tacchini.

La sala ancora una volta colma di spettatori, evidente prova dell’attenzione della cittadinanza alle iniziative dell’Associazione Amici dei Musei di Vercelli, ha potuto assaporare “l’aria” di Milano dall’eloquente entusiasmo dell’oratore. Un percorso di visita virtuale, scandito da una sequenza rapida di immagini proiettate a ritmo di corsa – com’è la vita che si svolge a Milano, è risaputo che in questa città si è sempre di corsa! – che hanno accompagnato in un tour definito dallo stesso Alessandro Tacchini “un viaggio in taxi” tra gli angoli più o meno nascosti della città colma di opere d’arte, capitale della moda e design, attraverso quartieri con costruzioni civili e pubbliche di epoca medievale, rinascimentale, liberty, moderna e avveniristica, e sopratutto un viaggio in una Milano che sa in ogni epoca elaborare uno stile di vita elegante in ogni suo aspetto.

Alessandro Tacchini

Impossibile descrivere, anche a sommi capi, l’itinerario percorso ma si può cercare di riportare le sensazioni che questa grande Milano ha suscitato negli ascoltatori, sensazioni che spaziano dall’idea di modernità infusa dai nuovi grattacieli e complessi commerciali progettati da noti architetti, alla valorizzazione del patrimonio d’arte proposta da enti pubblici e fondazioni private, dalla conservazione e fruizione di palazzi d’epoca che nel corso del tempo hanno segnato i vari stili, dal rinascimento al barocco, al liberty e allo stile “fascista” (quest’ultimo ingiustamente declassato negli anni passati ma oggi rivalutato al di là del significato politico), ma sopratutto si è potuta assaporare la determinazione della popolazione milanese ad essere sempre protagonista della vita mondana, politica, artistica a livello internazionale, oltre che al suo modo di intendere la città: luogo di lavoro, di cultura, di conservazione del passato per poter costruire il futuro e – non per ultimo – luogo dove, al termine del proprio impegno in tutte queste attività, per elegantemente rilassarsi e divertirsi a fine giornata.

Il pubblico presente alla conferenza
Il pubblico presente alla conferenza

Un breve se pur intenso viaggio in questa straordinaria Milano, distante solo due passi dalla nostra città, che ci ha fatto scoprire aspetti a volte inconsueti che invogliano ad approfondire, una città il cui valore più che in quello che contiene, sebbene sia un patrimonio immenso a livello mondiale, il vero valore lo si trova negli abitanti, nella loro concezione di vita che ha permesso a Milano di essere quella che all’estero tutti ammirano.

Concludiamo con il consueto “grazie, a presto” o meglio in milanese “se vedarèm la pròsima voelta” rivolto dagli Amici dei Musei di Vercelli ad Alessandro Tacchini.

Marco Mattiuzzi

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